giovedì 21 agosto 2008

SENTITI COMPLIMENTI E PURE CONGRATULAZIONI !

CORSO VERCELLI
(segnalazione ricevuta tramite email)

Opere magnifiche, pianificazione eccezionale, lavorazioni ad Arte povera (da non confondere con il budget!)

SENTITI COMPLIMENTI E PURE CONGRATULAZIONI !


Lavori estivi... Sentiti, si! Nel senso del dolore per tutti gli Eporediesi. A quanto risulta nessuno sapeva come e quando sarebbero iniziati i lavori. Questo lo si evince parlando con i commercianti, almeno quelli dalla rotonda del terzo ponte in su! Un bel giorno di 3 settimane fa hanno cominciato a scavare. Non immaginatevi un formicaio di operai, diciamo quanto basta per una partita a scopone. Trincee: c'è voluto un momentino prima che qualcuno pensasse ad erigere una valida protezione, i primi giorni non vi era un granché per impedire ad un auto o altro mezzo di finire dentro la nascente voragine, ma si sa che con il senno di poi. E poi? E poi code e stracode, se abiti da quelle parti sei condannato a stare in casa o usare i mezzi pubblici (che ripiego!). Abbiamo ancora tutti il ricordo dello scempio di Corso Massimo d'Azeglio, l'anno scorso. Traffico in tilt, tempi mai rispettati, lavorazioni extra! E ovviamente inizio delle scuole con Ivrea stravolta, ma si sa che il tempo è galantuomo e la giunta fu premiata con una rielezione (dei palidi successori) !
Chiuque transiti, diciamo metà del traffico eporediese, in corso Vercelli deve aspettarsi ad Agosto (!) code quasi fino alle carceri! Roba da matti. Lasciamo poi perdere la "deviazione", anche li approssimazioni e comiche (sono serviti vari giorni prima che qualcuno porga rimedio al "doppio stop" nuovo di zecca di Via Burolo ed aggiunga una cartello di "strada prioritaria" in Via Pertini. Bastava vedere la faccia perplessa degli automobilisti che si fermavano dopo l'ultimo dorso di Via Burolo ad uno Stop improvissato e quelli di Via Pertini con il buon vecchio stop! Triviale... ma si!
Nel mentre il Maartirio continua, i pochi commercianti presenti ad agosto ci rimettono. Città viva.

Avete sentito qualcosa sui nostri valorosi media, da parte della giunta (?), dei consiglieri comunali? Beh... mica sono precari quelli, le vacanze sono sacrosante.

Quindi ? Complimenti e avanti cosi ! e .... grazie.

giovedì 14 agosto 2008

Ospedale di Ivrea- Ostetricia e ginecologia una vera vergogna!





L’ospedale di Ivrea è ormai da anni al centro di polemiche: struttura obsoleta, interni labirintici, scarso parcheggio; tolte però le critiche riguardanti la posizione e la logistica, per le quali purtroppo sarebbe necessario un intervento radicale come un trasferimento, le lamentale più frequenti riguardano le strutture interne. Abbiamo perciò deciso di fare una “visita di controllo” all’ospedale.

Tolti i reparti più “fortunati” come Pediatria, Oncologia e Odontoiatria, dove i pazienti possono godere di sale climatizzate, verniciate di fresco, abbellite da quadri e fornite di ogni confort (in Oncologia è presente persino un acquario tropicale), ne abbiamo scelto uno che, a quanto abbiamo visto, è forse quello più “sfortunato”: Ostetricia e Ginecologia, sito al quinto piano.


Approfittiamo dell’invito di un’amica neo-mamma ospite del reparto per fare una sortita. Il primo impatto non è certo dei migliori: le pareti, danneggiate in più punti, sono in un triste color grigio topo e beige, prive della vivacità che dovrebbe caratterizzarle. Inoltre la temperatura è insopportabile: la nostra visita si è svolta in una giornata assolata, e all’interno delle camere, alle ore 18:00, ha raggiunto e superato i 35 gradi; i pazienti e il personale sono molto provati, sembrano all’orlo del collasso. Impossibile aprire le finestre, in quanto prive di zanzariere: le zanzare, è noto, possono creare problemi ai neonati. Quando chiediamo perché non sia presente l’aria condizionata, ci viene risposto che questa è stata installata solo in aree “privilegiate”, come per esempio gli uffici amministrativi, la sala travaglio, la sala parto e il nido: il che significa che i bambini passano anche 10 volte al giorno dalle aree climatizzate alle camere e viceversa, con sbalzitermici che arrivano ai 15 gradi, con i conseguenti rischi per la salute.

Provato dal caldo chiedo di potermi rinfrescare, e mi indicano il bagno; qui una nuova, brutta sorpresa: i bagni (gli unici del reparto) sono puliti, ma in pessime condizioni di manutenzione, con fili scoperti, piastrelle rotte, porte bloccate. Inoltre, fatto gravissimo, vengono condivisi tra i reparti di ginecologia e ostetricia: perciò pazienti con problemi anche gravi, talvolta affetti da malattie che potrebbero poi rivelarsi contagiose, usano gli stessi servizi delle partorienti o delle puerpere.

Tornato in stanza noto un forte odore di putrefazione, molto sgradevole. Esce dallo scarico del lavandino sito accanto al letto, tappato con un pezzo di nastro adesivo (dalle condizioni del nastro sembra una soluzione adottata già da tempo). Una rapida sostituzione del nastro, e voilà, problema risolto! Non si potrà più usare il lavandino, ma almeno l’odore pare eliminato.

Salutiamo la nostra amica e ce ne andiamo, soprassedendo sui mobili rotti, sugli armadi che non si chiudono, sugli infissi vecchi di oltre trent’anni che fanno piovere dentro, sulle strutture obsolete, sui furti frequenti, tutti problemi ai quali il solerte personale cerca di sopperire come può.

La situazione è triste, e ci auguriamo che l’amministrazione ospedaliera, così prodiga con altri reparti, si curi maggiormente di quello che, in tutto l’ospedale, ci riserva proprio le storie più belle