martedì 18 marzo 2008

IVREA: Semafori intelligenti, almeno loro...

Riportiamo pari pari la lettera inviataci da un nostro caro amico, assiduo ed esperto "segnalatore". Grazie Fabrizio

Carissimi,
sono sempre la persona esperta in sicurezza e mi presento:
sono direttore di una conosciuta struttura di Guida Sicura oltre che Istruttore e test driver di una importante casa automobilistica. Sentite questa e fate bene attenzione alle date!
Gli Euro da pagare sono diventati 2.000 a causa delle spese legali. Ho già anticipato 1.000 Euro, gli altri li pagherò a breve (di tasca mia).

Il 14 febbraio ho inviato la lettera (che allego), nella quale parlo, a carattere personale, di prevenzione e non solo di repressione come sono abituati a fare nelle pubbliche amministrazioni, ad alcuni giornali canavesani, ma non a La Stampa.
Nessuno ha pubblicato niente.
Nella mia lettera riporto inoltre esattamente, i tempi, da me cronometrati in presenza di testimoni, della luce gialla del semaforo intelligente di c.so Vercelli (4 secondi).
Giovedì 6 marzo esce, su La Sentinella, un articolo dedicato alla Sicurezza Stradale in cui l'amministrazione comunale si autoincensa per la sensibilità con la quale ha risolto il problema del traffico e dell'incidentalità, dichiara che il tempo della luce gialla del semaforo di cui sopra è di 10 secondi (tempo aumentato dopo aver letto la mia missiva) e annuncia l'imminente arrivo, presso le famiglie eporediesi, di un opuscolo nel quale è spiegato tutto quanto (sicuramente una pubblicità gratuita alla giunta uscente pagata dai contribuenti). Ma guarda un pò che caso.......!

Mercoledì 12 marzo sul quotidiano La Stampa esce un articolo a firma di un certo Giampiero Maggio dal titolo "Semafori intelligenti, senza prevenzione sono dei mangiasoldi", che riporta frasi della mia lettera, prese a caso quà e la, a volte anche solo qualche parola per stravolgere completamente il senso di quanto da me scritto, facendo risultare che io sono scemo e loro, compreso il giornalista che nel sottotitolo mi fa sapere addirittura che sono indagato, tutti bravi e buoni.
Ma chi avrà informato questo Giampiero Maggio delle indagini avviate sulla mia persona e, soprattutto, dove avrà preso le mie dichiarazioni?
Il grave di tutto ciò, però, è che questo bravo giornalista fa dire tutte queste cose a me per conto della struttura che io dirigo, non considerando minimamente il fatto che la mia lettera è stata scritta su mia carta intestata e firmata dal sottoscritto e non già dalla direzione generale ne dalla presidenza, un fatto, questo, gravissimo di cui il giornalista in questione dovrà prendersi piena responsabilità.
Per finire, devo veramente fare i complimenti a La Sentinella e a La Stampa. Non sono neanche di parte! Complimenti veramente. Peccato poi, che le lettere non vengano lette dai semafori, ma da certe persone che sono tuttaltro fuorchè intelligenti!
Vi ringrazio per l'ospitalità e, nel caso vogliate sostenermi nel procedimento, fatemelo sapere.
Cordiali saluti
Fabrizio PARDI



testo della lettera inviata il 13 febbraio.

"Leggo, con grande stupore e disappunto, che dal verbale di deliberazione n° 133, il Comune di Ivrea, con voto unanime dei sigg.ri FIORENZO GRIJUELA, SALVATORE RAO, GIOVANNI ALESSANDRO, ALBERTO AVETTA, LAURA BARBERIS, ANDREA BENEDINO, ALBERTO REDOLFI, ALBERTO STRATTA, ha deciso, assegnandone appalto ad aziende private, l'nstallazione di semafori intelligenti, rilevatori di velocità e sistemi di controllo agli accessi ZTL.

Nel verbale in oggetto si legge, inoltre: "Considerato che l'Amministrazione Comunale ha deciso di attuare gli obiettivi sopra descritti attraverso interventi di natura strutturale e non occasionale, volti ad intensificare il CONTROLLO e la REPRESSIONE dei comportamenti di guida a rischio, prima causa dell'incidentalità stradale, e precisamente avvalendosi di dispositivi elettronici di rilevazione da installarsi sul territorio comunale"……

Constato, altresì, con mio grande dispiacere, che nel vocabolario (se mai esistesse) in dotazione all'amministrazione comunale eporediese non esiste la parola PREVENZIONE.

Gravissimo! Poiché nello stesso verbale si legge che: "L' art. 208 del Codice della Strada stabilisce l'obbligo di destinare una quota percentuale dei proventi contravvenzionali per la fornitura di mezzi tecnici necessari per i servizi di polizia stradale ed INTERVENTI PER LA SICUREZZA STRADALE", quindi non solo atti alla REPRESSIONE come deciso.

Intanto mi accorgo, cronometro alla mano, che i tempi di durata della luce gialla del semaforo reso "intelligente" in c.so Vercelli (ma che dal comando di polizia municipale, rispondendo ad una semplice telefonata, rettificano in "dotato di telecamera"), si sono improvvisamente abbassati a 4 secondi e, poiché l'insatallazione, il know how e la relativa gestione hanno un costo notevole e, considerato inoltre, che l'azienda appaltatrice, come di consueto, incasserà una parte delle contravvenzioni, (non credo assolutamente al fatto che un'amministrazione comunale spenda senza previsione di incasso o che un'azienda privata lavori per la gloria), se ne può dedurre che da qui all'entrata in funzione prevista per il mese di marzo vi sia un lasso di tempo utile al fine di effettuare prove per poi tarare questi tempi al minimo possibile e fare in modo che anche liberando l'incrocio con una velocità adeguata, la telecamera possa "pizzicare" il numero più alto possibile di automobilisti.

Comunque, anche se mi auguro che così non sia, mi chiedo se le persone sopra elencate, che hanno firmato la delibera, sanno di che cosa si parla quando si parla di sicurezza stradale, se sanno cos'è un corso di guida sicura, se sanno che il tempo medio di reazione del corpo umano è di circa un secondo e se si rendono conto che quando viaggiano in auto a 50 Km/h, in un secondo percorrono 13.88 metri prima di iniziare a frenare, se sanno che quando accelerano, frenano e sterzano, sulla loro auto si spostano dei carichi, longitudinali e laterali, se si rendono conto che la maggior parte delle rotonde che hanno fatto costruire coi soldi dei contribuenti sono sbagliate e pericolose, se si rendono conto che dopo i lavori di asfaltatura c.so Massimo d'Azeglio è più pericoloso ecc. ecc.

Chiedo pertanto, a chi preposto, di controllare affinché il cittadino non diventi, ancora una volta, un pollo da spennare.

Per finire mi permetto, da addetto ai lavori, un'ultima considerazione: I semafori per così dire "intelligenti" usati poco "intelligentemente" ma molto "furbescamente" da amministratori e personaggi senza scrupoli a loro legati con vincoli contrattuali poco chiari e borderline, con l'unico scopo di fare cassa, sono quanto di più pericoloso possa esistere, poiché, come già ampiamente dimostrato in altri analoghi casi, non diminuiscono affatto l'incidentalità ma contribuiscono, anzi, ad aumentarla (con maggior esborso sociale).

Per quanto riguarda poi i rilevatori di velocità fissi, mando tutti a constatare come la circolazione sia diventata ancora più pericolosa là dove questi sono già installati, con automobilisti che, da un rilevatore all'altro, viaggiano a velocità supersoniche per poi inchiodare improvvisamente in prossimità degli autovelox, sia che viaggino sulla corsia di destra, sia su quella di sorpasso nel caso delle autostrade (una volta lo spericolato si bullava del tempo fatto segnare "da casello a casello", oggi si bulla del tempo "da autovelox ad autovelox"). Molto meglio e più sicuro il cosiddetto "TUTOR" che calcola la velocità media ( ma purtroppo per le amministrazioni rileva meno infrazioni poichè l'automobilista, per forza, se non è scemo, ubriaco o drogato, è obbligato a mantenere la velocità media).

Perciò torniamo piuttosto a far fare alle forze di polizia (tutte) ciò che dovrebbero fare ma non fanno! Cioè essere al servizio del cittadino e non il contrario. Stare sulla strada, farsi vedere, controllare, prevenire e, nel caso, reprimere.

Quanto agli amministratori pubblici, che fino ad ora si sono dimostrati degli emeriti "parolai", riempiendosi la bocca con il lavoro e le risorse degli altri, pensino a fare in modo che i cittadini tutti tornino ad aver fiducia, senza prenderli in giro con continue vessazioni, con trucchi delle tre carte o cose simili, prendendo in seria considerazione la prevenzione, anche se questa apre un capitolo di spesa (al contrario della repressione, che risulta più facile in quanto lo apre in entrata).

Solo così si potrà fare in modo di avere, nel prossimo futuro, una generazione di persone con una maggiore cultura ed educazione civica e, forse, sulle nostre strade riusciremo veramente a raggiungere quel famoso "TRAGUARDO PER LA VITA", obiettivo per il 2010, alla fine del quale mancano meno di tre anni.

1 commento:

  1. Per paura di beccare il "giallo assassino" c'è chi in prossimità del semaforo verde accelera di brutto (a scapito della sicurezza)...

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